Si scatta una foto di paesaggio, di una vacanza, del compleanno dei nostri figli, il ritratto della fidanzata. La Fotografia altre volte è “documentare”. Racconta una storia… una giornata di un matrimonio, una manifestazione, una guerra.
In questo lavoro la Fotografia non deve essere bella, da concorso, che la guardi e dici “wow ” ma prova a far pensare, riflettere su un dramma di oggi di tutti quasi tutti giorni .
“Centoquattordici: il numero di donne italiane vittime di violenza domestica e femminicidio nel corso del solo ultimo anno. Quella che vedrete è la storia di sei tra loro: la ricostruzione di sei vergognosi abusi, psicologici e corporali, consumati tra le mura silenziose di casa. Gli scatti, nati da un progetto del gruppo PD.dance di Villa D.Adda che ringrazio per avermi coinvolto immortalano frammenti di un incubo sempre più ricorrente, che vogliamo combattere e denunciare a gran voce. Perché il colore dell’amore dovrebbe essere rosso passione, non viola tumefatto. E casa dovrebbe significare amore, rifugio, non prigione.”
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